lunedì 10 aprile 2017

Il mito dell’immortalità di Enrica Perucchietti (iQdB Edizioni di Stefano Donno)























La ricerca della vita eterna ha ossessionato l’Uomo di ogni epoca e cultura: se per alcuni l’immortalità veniva concepita come una “dannazione” (si pensi alla maledizione che colpisce l’Ebreo errante), per altri era da intendere come un “premio” da conseguire dopo un lungo lavoro di ricerca magica, spirituale e iniziatica. La modernità abbraccia i sogni millenari degli alchimisti, svuotandoli e facendone la cornice dei progressi della tecnica. La pulsione dell’uomo moderno è quella di migliorare le proprie potenzialità, per giungere infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguire il proprio corso secondo autonome finalità. Le nuove tecnologie hanno acquisito un tale potere di suggestione e di condizionamento che sono destinate a modificare i rapporti sociali e politici del futuro verso la costituzione di una società piramidale e oligarchica. Dall’Elixir alchemico di lunga vita alle derive nere della Magia Avatarica, il sogno di poter sconfiggere la morte sopravvive ora nel Transumanesimo con il mind uploading (il trasferimento di mente), la telomerasi, la crionica o progetti volti a resuscitare i morti (Reanima). Come nella peggiore distopia, si potrà“vendere” l’illusione dell’immortalità, installando le memorie dei padri nei corpi dei figli. Il mito alchemico della trasmutazione si converte così nei progetti prometeici volti alla creazione di un uomo OGM, di un individuo geneticamente modificato che possa soddisfare le esigenze del potere: obbedienza, sottomissione, omologazione.

Enrica Perucchietti  vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Oltre a numerose pubblicazioni su riviste digitali e cartacee, è autrice di numerosi saggi. È docente presso la Libera Università italiana degli Studi Esoterici “Achille D’Angelo – Giacomo Catinella” - Facoltà di Scienze Tradizionali ed Esoteriche della Saint Nicholas Moscow University



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